Oggi onoriamo gli oltre un milione di donne e uomini che hanno prestato servizio come forze di pace delle Nazioni Unite dal 1948. Rendiamo omaggio ai quasi 4.200 eroi ed eroine che hanno sacrificato la loro vita per la causa della pace.
E rammentiamo una verità secolare: la pace non può mai essere data per scontata.
La pace è il premio.
Siamo profondamente grati agli 87.000 civili, poliziotti e militari che oggi prestano servizio sotto la bandiera delle Nazioni Unite e che contribuiscono a concretizzare il premio della pace in tutto il mondo.
Devono affrontare sfide enormi. L’aumento della violenza contro i peacekeeper ha reso il loro lavoro ancora più pericoloso. Le restrizioni dovute alla pandemia hanno aggravato le difficoltà. Ma i peacekeepers delle Nazioni Unite continuano a servire con eccellenza come alleati per la pace.
Quest’anno ci concentriamo sul potere delle partnership.
Sappiamo che la pace si conquista quando i governi e le società uniscono le forze per risolvere le differenze attraverso il dialogo, instaurando una cultura della nonviolenza e tutelando i più vulnerabili.
In tutto il mondo, i peacekeepers delle Nazioni Unite collaborano con gli Stati membri, la società civile, gli operatori umanitari, i media, le comunità che servono e molti altri, per promuovere l’equità, proteggere i civili, tutelare i diritti umani e lo stato di diritto e migliorare la vita di milioni di persone.
Oggi e ogni giorno, rendiamo omaggio alla loro dedizione nel contribuire ad allontanare le società dai conflitti, a favore di un futuro più pacifico e prospero per tutti.
Saremo per sempre in debito con loro.
Link al video.