“La violenza contro le donne e le ragazze è la violazione dei diritti umani più diffusa al mondo. Ogni 11 minuti, una donna o una ragazza viene uccisa da un partner o da un familiare. Inoltre, altri stress contemporanei, dalla pandemia di COVID-19 alle turbolenze economiche, portano inevitabilmente ad abusi fisici e verbali sempre più violenti. Le donne e le ragazze di oggi affrontano anche un nuovo tipo di violenza dilagante online, dall’incitamento all’odio di stampo misogino alle molestie sessuali, dall’abuso di immagini all’adescamento da parte di predatori digitali”. Lo afferma il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, nel suo messaggio annuale alla comunità internazionale in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Perché dobbiamo eliminare la violenza contro le donne?
La violenza contro le donne e le ragazze (VAWG) è una delle violazioni dei diritti umani più diffuse, persistenti e devastanti nel mondo di oggi, e come tale rimane in gran parte non denunciata a causa dell’impunità, dello stigma e della vergogna che la circondano. Di norma, questo tipo di violenza può manifestarsi in modi diversi, ad esempio come violenza fisica, sessuale e psicologica, comprendendo:
- violenza del partner in situazioni di intimità (maltrattamenti, abusi psicologici, stupri coniugali, femminicidio);
- violenza e molestie sessuali (stupro, atti sessuali forzati, avance sessuali indesiderate, abusi sessuali su minori, matrimonio forzato, molestie di strada, stalking, molestie informatiche);
- traffico di esseri umani (schiavitù, sfruttamento sessuale);
- mutilazione genitale femminile;
- matrimonio infantile.
Per chiarire ulteriormente, la Dichiarazione sull’eliminazione della violenza contro le donne emessa dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1993, definisce la violenza contro le donne come “qualsiasi atto di violenza di genere che provochi, o sia suscettibile di provocare, violenza fisica, sessuale o danni o sofferenze psicologiche alle donne, comprese le minacce di tali atti, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà, sia che si verifichino nella vita pubblica che in quella privata”.
Inoltre, è fondamentale ricordare che anche se la violenza di genere può colpire chiunque, indistintamente, alcune donne e ragazze sono particolarmente vulnerabili, come le ragazze più giovani o le donne più anziane, le donne che si identificano come omosessuali, bisessuali, transgender o intersex, migranti e rifugiate, donne indigene e di comunità svantaggiate, donne con disabilità o positive all’HIV, così come donne che vivono nel pieno di crisi umanitarie.
Le conseguenze negative sulla salute psicologica, sessuale e riproduttiva di tali violenze colpiscono le donne in tutte le fasi della loro vita. Ad esempio, gli svantaggi educativi della tenera età non rappresentano solo l’ostacolo principale all’istruzione universale e al diritto all’istruzione delle ragazze, ma sono anche responsabili di limitare il loro accesso all’istruzione superiore, traducendosi persino in limitate opportunità per le donne nel mercato del lavoro. La violenza contro le donne continua, infatti, ad essere un ostacolo al raggiungimento dell’uguaglianza, dello sviluppo, della pace e del rispetto dei diritti umani delle donne e delle ragazze. La promessa posta dagli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) – “non lasciare indietro nessuno” – non può essere mantenuta senza porre fine alla violenza contro le donne e le ragazze.
Unisciti ai 16 giorni di attivismo
La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne segnerà il lancio della campagna UNiTE (25 novembre – 10 dicembre), un’iniziativa di 16 giorni di attivismo che si concluderà nel giorno che commemora la Giornata internazionale dei diritti umani (10 dicembre). La campagna di quest’anno “UNITE! L’attivismo per porre fine alla violenza contro le donne e le ragazze” mirerà a mobilitare tutta la società affinché si attivi per la prevenzione della violenza contro le donne, così da essere solidale e per sostenere i movimenti di attivismo femminista in tutto il mondo.
Tuttavia, la strada da percorrere per raggiungere un’eradicazione generale di questo tipo di violazioni su scala globale è ancora lunga. Ad oggi, solo due paesi su tre hanno reso illegale la violenza domestica: 49 paesi non hanno ad oggi leggi che proteggano le donne da questo tipo di molestie, mentre 37 paesi non procedono con un’azione legale nei confronti di autori di stupro , se lo stupro è avvenuto all’interno del matrimonio.
L’Azione di UNICRI
Negli ultimi 50 anni di operato, UNICRI, occupato nella prevenzione del crimine, nella giustizia e nella protezione dei diritti umani, ha fatto dell’impegno verso i problemi di genere e la riduzione della vulnerabilità di donne e ragazze la sua bandiera. Già nel 2002 l’Istituto accendeva i riflettori sullo sfruttamento delle pratiche voodoo come strumento coercitivo sulle donne e sul traffico di persone durante le operazioni di supporto alla pace. Qualche anno dopo, UNICRI ha portato avanti la creazione dell’International Crime Victimisation Survey (ICVS), strumento di ricerca unico, considerato per anni fonte primaria per politiche e azioni informate sul tema. Dopodiché, l’Istituto, nel 2010-2011, appurata la mancanza di dati comparabili sul tema, ha lavorato sul primo sondaggio sulla violenza sulle donne nei paesi dell’Unione Europea, per poi dedicarsi ad un altro progetto sulle conseguenze della crisi economica per i diritti delle donne nel bacino mediterraneo nel 2013-2014, focalizzandosi su discriminazioni, violenza domestica e accesso alla giustizia. A tale scopo, altre iniziative di ricerca applicata e assistenza tecnica dell’UNICRI, attivate in Repubblica Ceca, Costa Rica, Germania, Italia, Polonia, Thailandia, Nigeria, Filippine e Ucraina, si sono occupate del contrasto al traffico di donne e ragazze per sfruttamento sessuale. Sullo stesso tema, nel 2016, l’Istituto ha condotto un’analisi delle iniziative locali e internazionali di contrasto al traffico di migranti in Nord Africa, focalizzandosi su Marocco, Tunisia, Algeria ed Egitto.
Ad oggi, tra le altre iniziative, l’UNICRI, come membro della Task Force antiterrorismo delle Nazioni Unite, sta promuovendo l’integrazione di una dimensione di genere nel contrasto al terrorismo, come componente cruciale della lotta alla radicalizzazione e all’estremismo violento. In questo senso, l’Istituto sta conducendo un progetto che coinvolge comunità locali della regione del Sahel Maghreb con lo scopo di potenziare il ruolo delle donne, proteggerne i diritti e trasformarle in agenti del cambiamento.
Eventi ed Iniziative per il 2022
Tra le tante attività, un evento ufficiale delle Nazioni Unite intitolato Official Commemoration of the International day for the Elimination of Violence against Women si è svolto mercoledì 23 novembre (10:00 – 11:30 ET). L’evento ha avuto lo scopo di conferire maggiore visibilità e consapevolezza del ruolo chiave che l’attivismo per i diritti delle donne e i movimenti femministi svolgono nel porre fine alla violenza contro le donne e le ragazze e incentivare più sostegno e investimenti nei movimenti per i diritti delle donne, invitando i donatori e le parti interessate ad assumere impegni legati all’azione 4 della Action Coalition sulla GBV e attraverso donazioni alle organizzazioni della società civile attraverso il Fondo fiduciario delle Nazioni Unite.
- L’evento può essere consultato, anche in un secondo momento, attraverso il canale YouTube di UN Women o UN Web TV.
Torna l’appuntamento con Women in Data (WID), la community nata per dare modo a uomini e donne di incontrarsi, creare gruppi di discussione e soprattutto analizzare attraverso i dati temi riguardanti la disuguaglianza di genere in ambito professionale, sociale e culturale. In occasione del 25 novembre (17:00 – 18:00 CET), l’evento si propone di utilizzare dati dell’Istat per approfondire la tematica delle violenze sulle donne e, in contemporanea, le funzionalità di Tableau.
- Per partecipare gratuitamente online prenota il tuo biglietto digitale qui.
Il 25 novembre alle ore 17:00 CET, Valore D rifletterà insieme a Michela Murgia sull’importanza dell’indipendenza economica femminile nel convegno “Donne e Denaro: da dove inizia la parità di genere?”. Una conversazione senza tabù per normalizzare il nostro rapporto con il denaro. L’appuntamento fa parte dell’iniziativa 4 Weeks 4 Inclusion, il più grande evento interaziendale dedicato all’inclusione e alla valorizzazione delle diversità, che dal 14 novembre al 6 dicembre vedrà impegnati insieme a Valore D oltre 250 partner fra imprese, università, associazioni ed enti no profit in un fitto programma di eventi condivisi. Maggiori informazioni sono disponibili su www.4w4i.it.
- Per partecipare gratuitamente online prenota il tuo biglietto digitale qui.
Numerosi anche gli eventi in presenza:
- L’Amministrazione comunale di Zagarolo organizza un convegno di approfondimento sul tema della violenza sulle donne nello stesso giorno 25 novembre, alle ore 9.30, nel Salone delle Bandiere di Palazzo Rospigliosi.
- Alle ore 11, dal Carcere femminile in Via Pergolesi di Pozzuoli partirà un corteo commemorativo dedicato a tutte le donne vittime di violenza, che terminerà a Piazza a Mare, dove ci sarà un Flash Mob che vedrà la partecipazione delle scuole del territorio.
- A Roma, dalle 9.30 alle 13.00 si terrà presso la Sala Basaglia del Comprensorio di Santa Maria della Pietà (Padiglione 26) “Libere di parlare – Entriamo in azione contro la violenza”, organizzato dalla ASL Roma 1 in sinergia con il Municipio XIV di Roma Capitale. Nel corso della giornata sarà inoltre presentato e proiettato il cortometraggio “Io ce l’ho fatta”, scritto e diretto da Toni Fornari.
- Il 24 e il 25 novembre, la Commissione per le Pari Opportunità del Comune di Sorrento, in collaborazione con la Fondazione Sorrento, organizza momenti di riflessione, esperienze e proposte, in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. In programma anche una mostra fotografica a cura di Giusy De Martino, che sarà inaugurata alle ore 11 del 25 novembre, presso il chiostro di San Francesco. Per un programma completo degli eventi clicca qui
- Il Comune di Trieste sponsorizza la creazione di un segnalibro rappresentativo della Giornata del 25 novembre, che sarà distribuito negli istituti scolastici cittadini e nelle biblioteche civiche, per sensibilizzare le giovani generazioni e la cittadinanza su un fenomeno tuttora preoccupante in Italia dove dati Istat indicano che il 31,5% delle donne subisce durante la vita qualche tipo di violenza fisica o sessuale da partner, ex partner, parenti o amici.
- Dal 25 al 28 novembre su Telequattro Trieste sarà trasmesso uno spot antiviolenza della durata di un minuto, realizzato da un istituto scolastico triestino nell’ambito del recente progetto “L.E.I. Legalità, Eguaglianza, Identità” finanziato dal Dipartimento ministeriale per le Pari Opportunità.
- Sarà inoltre realizzata, in collaborazione con l’Associazione G.O.A.P. Onlus, la sesta edizione del concorso artistico-letterario “Parole, suoni e colori contro la violenza sulle donne” rivolto a ragazze e ragazzi di età compresa tra 14 e 19 anni per stimolare riflessioni e presa di coscienza su questo delicato tema. Il bando sarà emesso nella giornata del 25 novembre, con scadenza di presentazione dei lavori a febbraio 2023 e cerimonia di premiazione in calendario il prossimo 8 marzo, Giornata Internazionale della donna.
- In vista della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, l’Università di Trento mette in luce il tema con il convegno “Fuori dall’ombra”, una mostra e l’inaugurazione di una nuova panchina rossa, accompagnata da un reading di brani scritti da studentesse dell’Ateneo. L’iniziativa, promossa dal Dipartimento di Psicologia e Scienze cognitive, si terrà giovedì 1 dicembre a Rovereto in Corso Bettini, fra Palazzo Piomarta, Palazzo Fedrigotti, la Biblioteca civica e quella universitaria.
Per maggiori informazioni sulla giornata, clicca qui
Consulta le risorse messe a disposizione dalle Nazioni unite, facendo clic qui
Accedi al Centro di Conoscenza Virtuale di UN Women per la fine della violenza contro le Donne e le Ragazze, facendo clic qui.
FOTO: UN Women.