Oceani sani, pianeta sano
nel 2015 più plastica che pesci negli oceani
Oceani sani, pianeta sano è il tema scelto dalle Nazioni Unite per la Giornata Mondiale dell’Oceano 2016
Gli oceani coprono tre quarti del nostro Pianeta, garantendo la sopravvivenza di 3 miliardi di persone e generando, in termini di risorse e industrie, il 5% del Pil mondiale. La salute del nostro pianeta non può prescindere da quella degli oceani: questo il messaggio lanciato dal Segretario generale dell’Onu Ban Ki-Moon in occasione di questa giornata.
L’impegno delle Nazioni Unite quest’anno è volto a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’inquinamento da plastica che caratterizza le acque oceaniche. Secondo alcuni dati, nel 2050 gli oceani conterranno più plastica che pesci: la produzione di plastica mondiale è aumentata di venti volte dal 1964, raggiungendo le 314.000 tonnellate nel 2014. Questi numeri sono destinati a duplicare nei prossimi vent’anni e a quadruplicare entro il 2050. Nonostante le Nazioni Unite e i Governi premano per la realizzazione di efficienti sistemi di riciclaggio, solo il 5% della plastica viene riciclata in modo corretto mentre il 40% finisce nelle discariche e un terzo negli ecosistemi fragili, come gli oceani.
“Sono necessarie azioni urgenti su scala globale per alleviare gli oceani dalle molte pressioni che si esercitano e per proteggerli da pericoli futuri”, ha affermato Ban Ki Moon.
Come ricorda l’Onu, la plastica ha un impatto notevole sulla salute degli animali e degli ecosistemi marini. Alcuni tra gli esempi più recenti rimangono lo sbiancamento della Grande Barriera Corallina in Australia, causata dall’inquinamento e dal cambiamento climatico, e l’assuefazione di alcuni pesci allo stato larvale, che preferiscono le microplastiche al plancton, il loro cibo naturale. Tendenza che ha influito sul loro sviluppo e che in molti casi ne ha decretato la morte.