La Giornata internazionale delle donne rurali è stata istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite attraverso la Risoluzione 62/136 del 18 dicembre 2007, con lo scopo di riconoscere “il ruolo chiave delle donne rurali nel promuovere lo sviluppo rurale e agricolo, contribuendo alla sicurezza alimentare e allo sradicamento della povertà rurale”. Tale ricorrenza ricade nella settimana in cui le Nazioni Unite celebrano sia la Giornata mondiale dell’alimentazione – il 16 ottobre – sia la Giornata internazionale per lo sradicamento della povertà il 17 ottobre. Tali obiettivi, interconnessi tra loro, sono divenuti di priorità strategica mondiale con la sottoscrizione dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile; invero, la sicurezza alimentare, l’uguaglianza di genere, l’emancipazione femminile, la produzione agricola sostenibile e la lotta alla povertà sono imperativi trasversali nei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile sanciti dall’Agenda.
Le donne rurali, la maggior parte delle quali dipende dalle risorse naturali e dall’agricoltura per il proprio sostentamento, rappresentano oltre un quarto della popolazione mondiale. Esse sono protagoniste attive dello sviluppo economico, sociale e ambientale sostenibile dell’intero pianeta. Nei paesi in via di sviluppo, le donne rurali rappresentano circa il 43 per cento della forza lavoro e producono la maggior parte del cibo disponibile, ricoprendo così un ruolo primario per la sicurezza alimentare. Malgrado ciò, la maggior parte di esse vive nell’insicurezza e subisce gravi discriminazioni e violenza, che sono aggravate dagli effetti prodotti dalla povertà, dalla crisi economica, alimentare e dal cambiamento climatico. A molte di loro viene negato l’accesso all’assistenza sanitaria, all’istruzione, al controllo delle terre e ai processi decisionali nella definizione delle politiche che le riguardano. In aggiunta, per via delle lunghe distanze percorse per trasportare l’acqua e strumenti di lavoro, le condizioni di vita delle donne rurali sono particolarmente dure, determinando un alto indice di mortalità materna e infantile.
Nel luglio 2010, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha isitituito UN Women, col fine di promuovere l’uguaglianza di genere e l’emancipazione delle donne. Impegnandosi per garantire l’accesso ai servizi di base e al controllo delle terre, UN Women sostiene anche la partecipazione delle donne rurali nel formulare le leggi, le strategie, le politiche e i programmi su tutte le questioni che riguardano la loro vita, tra queste la sicurezza alimentare e il miglioramento dei mezzi di lavoro; inoltre, per mezzo di attività di formazione, l’ente fornisce le competenze necessarie per adattare la tecnologia alle loro esigenze e sviluppare nuovi mezzi di sussistenza. Nonostante gli sforzi comuni e i risultati fin qui raggiunti, la strada per la piena tutela delle donne rurali è ancora lunga.
Sostenere la loro emancipazione non solo è vitale per le comunità in cui vivono, ma è un imperativo umano e strategico globale. Per di più, comprendere la loro essenzialità nel favorire lo sviluppo globale è uno stadio importante nel raggiungimento della parità di genere. Il ruolo delle donne rurali merita di essere riconsiderato, tanto nella sua dimensione umana quanto in quella sociale; sarebbe pertanto opportuno formulare politiche in grado di eliminare le discriminazioni e, parallelamente, valorizzare la loro figura come motore di ricchezza; in aggiunta, i programmi di investimento infrastrutturale e produttivo migliorerebbero le loro condizioni di vita e, se accompagnati da un percorso di formazione, consentirebbero alle donne rurali un approccio di produzione sostenibile rispettoso dell’ambiente.
Celebrare la Giornata del 15 ottobre si presenta, dunque, come un’occasione unica per prestare attenzione alla voce delle donne rurali di tutto il mondo. Agire in promozione della loro emancipazione è un obiettivo fondamentale non solo per l’esistenza di ognuna di loro, bensì per il progresso dell’intera umanità.
FOTO: “Adriana Banderas raises poultry as part of World Bank-supported producer’s alliance in La Eugenia, Valle de Cauca, Colombia.” © Charlotte Kesl / World Bank. UN