12 Giugno- Giornata Internazionale contro il lavoro minorile

La Giornata Internazionale contro il lavoro minorile fu lanciata dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO, International Labour Organization) nel 2002 per porre l’attenzione sulla diffusione globale del lavoro minorile e sulle azioni da intraprendere per eliminare il fenomeno.

Secondo i dati dell’ILO, sono 168 milioni i minori impiegati nel mondo, di cui 98 milioni solo nel settore agricolo, mentre la parte restante nel settore manufatturiero ed edile. Molti bambini lavorano anche senza ricevere un salario. Il lavoro minorile è più diffuso nelle aree rurali e nell’economia informale, dove i sindacati sono spesso più deboli o del tutto assenti.

Il lavoro dei minori è frequentemente celato agli occhi dell’opinione pubblica; i bambini restano isolati e spesso sono lontani dalle loro famiglie. Ad oggi, la Convenzione sull’età minima di ammissione al lavoro dell’ILO del 1976 è stata ratificata da 168 Stati. Tra gli Stati che non l’hanno ancora ratificata, troviamo paesi occidentali come l’Australia, il Canada, gli Stati Uniti, alcuni paesi africani (Liberia e Somalia) e asiatici (Bangladesh, India, Timor Leste).

Dal 2000 il numero di bambini impiegati nel lavoro minorile è diminuito di un terzo, ma gli ultimi dati presentati dall’ILO mostrano una situazione ancora allarmante. In Asia e nella regione del Pacifico sono 78 milioni i bambini impiegati (equivalente al 9,3% del totale dei minori) e la regione Sub-sahariana continua ad avere la maggior incidenza di lavoro minorile (59 milioni di bambini, equivalente al 21% del totale).

Il focus della Giornata per il 2016 sarà sul lavoro minorile e le catene di approvvigionamento, ovvero l’insieme delle attività e dei processi di produzione e distribuzione di un prodotto. La globalizzazione ha reso estremamente complessa la catena di produzione nella quale sono coinvolti lavoratori, piccoli produttori e grandi aziende in tutto il mondo.

Il Direttore Generale dell’ILO, Guy Ryder, in occasione della Giornata, ha ricordato il ruolo fondamentale delle imprese nell’eliminazione del lavoro minorile, riconosciuto anche nella Dichiarazione Tripartita di Principi sulle Imprese Multinazionali e la Politica Sociale dell’ILO.

La lotta al lavoro minorile rientra nell’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile numero 8, “Lavoro Dignitoso e crescita Economica”. I due elementi sono complementari perché migliori condizioni di lavoro portano all’aumento del reddito pro capite e della domanda di beni di consumo, generando così un circolo virtuoso che porta beneficio sia ai singoli individui che all’economia mondiale. Il Direttore Generale ha invitato in particolare le imprese multinazionali a vigilare in maniera più efficace per assicurare l’assenza dei minori nella filiera di produzione. “Con i mezzi a nostra disposizione, possiamo agire insieme per dirigerci verso un futuro senza lavoro minorile” ha concluso il Direttore Generale Guy Ryder.

Tra le azioni messe in campo per contrastare il fenomeno, la FAO e l’ILO hanno lanciato un corso online mirato a diffondere informazioni sulle misure preventive da adottare contro il lavoro minorile nel settore agricolo. La piattaforma e-learning  consiste in 15 lezioni mirate a sensibilizzare gli operatori del settore agricolo sul tema e a diffondere informazioni su strategie e politiche per arginare il fenomeno. Al fine di ridurre il rischio di incidenti causati dal lavoro pesante, la piattaforma incoraggia anche l’uso di nuove tecnologie. Ad esempio, molti bambini vengono usati per la sarchiatura mentre l’uso di diserbatori meccanici potrebbe ridurre la richiesta di minori impiegati in questa attività.

Per commemorare la giornata, l’8 giugno, al Palazzo delle Nazioni Unite di Ginevra, l’ILO ha organizzato un gruppo di discussione sul lavoro minorile dal titolo End Child Labour in Supply Chains – It’s Everyone’s Business”. I relatori hanno un’ampia esperienza sulle catena di produzione nel settore agricolo e minerario e hanno fornito diverse prospettive sul tema.

Anche in Italia sono stati organizzati eventi in occasione della Giornata. Il 30 Aprile ad Andria, l’UNICEF e AVIS Comunale Andria hanno organizzato una raccolta fondi destinata a finanziare la campagna dell’UNICEF “Bambini in pericolo” mirata a liberare i bambini dal lavoro nelle campagne . Lo stesso giorno, a Nogaredo, è stata inaugurata la mostra fotografica “Niňos: il Peru’ tra protagonismo e lavoro minorile” sui bambini lavoratori di Lima dei centri Manthoc di Villa el Salvador, Yerbateros ed Amauta.

A Catania, attraverso la campagna I Exist, la Giornata viene celebrata con due eventi promossi dall’Associazione “Mani Tese Sicilia” e dalla “Cooperativa Prospettiva”. Il primo evento, il 10 giugno vuole essere sia un momento di sensibilizzazione che di svago. Nello specifico, verranno allestite presso i locali della  “Cooperativa Prospettiva” a San Giovanni Galermo postazioni informative con i materiali della campagna e con le “Piante AromEtiche” ed è prevista animazione per  i bambini e una  partita di calcio. Domenica 12 Giugno invece, i volontari di Mani Tese Sicilia saranno presenti dalle 19 alle 23 al “Mercatino equobiolocale ‘A Fera Bio” presso il Monastero dei Benedettini, con il banchetto informativo e con le “Piante AromEtiche”.

Lo stesso giorno, a Milano, presso la Palazzina Liberty e Parco Fomentano, si terrà un concerto all’interno del Festival Meetings 2016 “Bach to the future”.

Il Centro Internazionale di Formazione dell’ILO a Torino assieme al Sistema Piemontese dei Cori ed Orchestre Infantili e Giovanili hanno lanciato un appello ad agire per combattere e prevenire il lavoro minorile. Il  Sistema è un organizzazione strutturata in gruppi regionali, che fu fondata dal  Maestro Abbado e che rappresenta il partner italiano dell’omonimo progetto venezuelano fondato dal Maestro José Antonio Abreu. L’iniziativa mira a rendere pubblica ed accessibile a tutti i bambini e i giovani l’educazione musicale. I bambini e giovani di Sistema terranno un concerto al Campus ONU di Torino il 10 giugno.