La salute mentale nel posto di lavoro
Ogni anno, il 10 ottobre, si celebra la Giornata internazionale della salute mentale. L’obiettivo è quello di sensibilizzare sul tema e di accrescere gli sforzi per indirizzare il problema. Il tema della Giornata di quest’anno è quello della salute mentale nel posto di lavoro.
Gli adulti trascorrono la maggior parte del loro tempo al lavoro. L’esperienza sul posto di lavoro è uno dei fattori determinanti del benessere generale delle persone. I datori di lavoro e i manager che attuano iniziative per promuovere la salute mentale e per sostenere gli impiegati che soffrono di disordini mentali hanno visto migliorare, non solo la salute dei loro dipendenti, ma anche la loro produttività.
Un ambiente lavorativo negativo può invece causare problemi di salute fisici e mentali, condurre all’abuso di sostanze o alcol, all’assenteismo e alla perdita di produttività.
Più di 300 milioni di persone soffrono di depressione, una delle principali cause di disabilità. Più di 260 milioni di persone vivono con disordini dovuti all’ansia. Molte persone convivono con entrambe. Un recente studio condotto dall’Organizzazione Mondiale della Salute (OMS) ha stimato che i disordini dovuti alla depressione e all’ansia costano all’economia globale mille miliardi ogni anno in termini di perdita di produttività.
In rifrimento alla depressione, lo scrittore e illustratore Matthew Johnstone in collaborazione con l’OMS racconta la storia del “cane nero della depressione”.
Il video ha quasi 8 milioni di visualizzazioni dalla fine di aprile 2015.
La metafora del cane nero che rappresenta la depressione trae origine da una famosa frase che l’ex Primo Ministro inglese Winston Churchill utilizzò per descrivere la sua “malinconia”. Churchill dichiarò (anche con fierezza) che spesso soffriva di depressione: il suo “cane nero” lo accompagnò per tutta la vita.
I fattori di rischio per la salute relativi al lavoro
I fattori di rischio per la salute mentale nell’ambiente lavorativo sono elevati. Molti sono collegati alle interazioni tra il tipo di lavoro, l’ambiente organizzativo e manageriale, le capacità e le competenze dei lavoratori e il supporto disponibile. Per esempio: una persona potrebbe avere le capacità di portare a termine le sue mansioni ma non disporre delle risorse necessarie per espletare ciò che gli viene richiesto. Anche il mancato sostegno da parte delle sfere manageriali e organizzative costituisce un fattore di rischio.
I rischi relativi alla salute mentale includono:
- politiche inadeguate relative alla salute e alla sicurezza;
- prassi di scarsa comunicazione e carenze gestionali;
- limitata partecipazione ai processi decisionali o scarso controllo della propria area di lavoro;
- basso livello di sostegno agli impiegati;
- orari di lavoro non flessibili;
- mansioni e obiettivi organizzativi non chiari.
I rischi possono essere anche connessi alla tipologia di lavoro: mansioni inadeguate alle competenze delle persone o un carico di lavoro eccessivo o di grande responsabilità.
Alcuni lavori possono comportare un rischio personale più elevato di altri (ne sono esempio gli addetti al primo soccorso e gli operatori umanitari) e avere un impatto sulla salute mentale. I rischi aumentano laddove non c’è spirito di squadra o sostegno sociale.
Il bullismo e le molestie psicologiche (conosciute come “mobbing”) sono comunemente cause indirette di stress lavorativo e rappresentano un rischio per la salute dei lavoratori. Sono associati sia a problemi fisici che pschici. Le conseguenze per la salute riducono la produttività, generano un deterioramento dell’ambiente lavorativo e si abbattono sulla vita del lavoratore e della sua famiglia.
Per maggiori informazioni: http://www.who.int/mental_health/world-mental-health-day/en/