Khartoum, 21 Gennaio 2016: L’Italia con un contributo di 250.000 Euro si è unita all’impegno di UNMAS – Agenzia delle Nazioni Unite per l’Azione Contro le Mine – in Sudan. Il dono sosterrà l’Agenzia ONU nel cominciare un’importante progetto finalizzato alla diminuzione di vittime tra la popolazione Sudanese e gli operatori umanitari nello Stato di Kassala. Il compito di UNMAS sarà da un lato l’analisi, la bonifica e la distruzione delle mine e di altri tipi di esplosivi nel territorio, dall’altro intraprendere una serie di iniziative per la sensibilizzazione al rischio rappresentato dalle mine per la popolazione locale.
Nell’esprimere il suo apprezzamento per il generoso contributo, il dott. Habibulhaq Javed, UNMAS Programme Manager in Sudan, ha spiegato come i fondi andranno ad aiutare la popolazione: “Grazie a questo contributo UNMAS potrà bonificare 900.000 mq di terra nella provincia di Talkok, nello stato di Kassala, inoltre ci permetterà di fare informazione e sensibilizzazione al rischio mine per 5.000 persone dell’area interessata.” Il contributo servirà inoltre a potenziare il National Mine Action Center’s (NMAC) Sudanese, al fine di acquisire più ampi standard di qualità nell’azione e nella pianificazione di interventi, aumentando quindi l’ ownership nazionale.
L’Ambasciatore d’Italia in Sudan, Fabrizio Lobasso ha dichiarato: “L’Italia è impegnata nella lotta contro le mine ed è consapevole della minaccia di rischio causata dalla loro presenza e da quella degli ordigni bellici inesplosi in Sudan. Ci auguriamo che questa iniziativa possa favorire la creazione di un ambiente più sicuro per tutti. Inoltre, l’Italia vuole portare avanti una cultura di pace e di sviluppo: le mine e gli ordigni inesplosi sono una minaccia per la popolazione ma anche un ostacolo socioeconomico per la crescita del Sudan.” L’Ambasciatore Lobasso ha poi sottolineato il nuovo ruolo dell’Italia come leader del Mine Action Support Group, invitando altri donatori a sostenere il lavoro delle Agenzie delle Nazioni Unite in Sudan nella lotta contro le mine antiuomo. Lo stesso ha poi concluso: “L’Italia condivide la visione delle Nazioni Unite nel vedere un mondo libero dalle mine antiuomo e dagli ordigni bellici inesplosi.”
Il dott. Javed ha poi ricordato l’importanza del contributo italiano: “UNMAS esprime il suo più sincero ringraziamento all’Italia: questo dono segna l’inizio delle attività fin dal nostro ritorno in Sudan, nel marzo del 2015.”
UNMAS è stato presente nel Paese tra il 2002 e il 2013, quando l’azione contro le mine è passata sotto l’egida del Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP). In seguito a una rioganizzazione interna di UNDP e a una richiesta del Governo Sudanese per il ritorno di UNMAS nel Paese, l’Agenzia per l’Azione Contro le Mine è tornata stabilmente nel Paese nel marzo del 2015. Tra i suoi compiti anche quello di potenziare e migliorare le capacità del National Mine Action Center’s – NMAC, e di assistere il Paese nel suo impegno nell’attuazione dell’articolo 5 della Convezione per la Messa al Bando delle Mine Antiuomo, e altre convenzioni internazionali.
UNMAS attualmente è impegnata in programmi per la lotta contro le mine in: Sudan, Sud Sudan, Afghanistan, Repubblica Centro Africana, Colombia, Côte d’Ivoire, Darfur (Sudan), Repubblica Democratica del Congo, Iraq, Libano, Libia, Mali, Palestina, Somalia, Siria e nei Territori del Sahara occidentale.
FOTO: “UNMAS, MINUSMA Mark International Day for Mine Awareness”. © UN Photo/Marco Dormino. UN Photo