Il progetto intende migliorare la comprensione dei progressi e delle sfide associate alla misurazione e al raggiungimento dell’obiettivo 16 dell’Agenda 2030 dell’ONU per lo sviluppo sostenibile. In questo contesto è stata sviluppata una piattaforma di dialogo per approfondire le complesse problematiche relative ai flussi finanziari illeciti, nonché per discutere proiezioni realistiche sull’indirizzo che la comunità internazionale potrebbe intraprendere nel prossimo futuro su questo fenomeno.
I flussi finanziari illeciti hanno implicazioni di grande portata sul raggiungimento di pace, sicurezza e sviluppo. Tuttavia, non è stata ancora raggiunta una posizione comune sul tipo di operazioni finanziarie da ricomprendere nella definizione di FFI. L’origine del dibattito deriva dallo stesso significato del termine flussi finanziari illeciti che può trascendere i quadri normativi per ricadere nella sfera morale.
Studiosi e professionisti, spesso sostenuti dalle organizzazioni della società civile, tendono a ricomprendere in questa categoria pratiche fiscali aggressive adottate da alcune società internazionali per ridurre la tassazione attraverso scappatoie giuridiche e strategie complesse. Questi aspetti controversi non sono sconosciuti alla maggior parte degli studiosi e professionisti che lavorano nel campo della cooperazione internazionale e che hanno contribuito in modo fondamentale alla ricerca di una posizione condivisa su ciò che può essere etichettato come FFI. La mancanza di un quadro normativo comune relativo ai flussi finanziari illeciti non ha impedito a diverse istituzioni e organizzazioni di effettuare stime sul loro volume. Il progetto di ricerca dell’UNICRI sui FFI contribuisce all’analisi internazionale dei movimenti finanziari trasnazionali attraverso lo svliluppo di un quadro strategico che consenta di comprendere le cause di questi flussi.
L’incontro organizzato dall’UNICRI ha affrontato le ambiguità principali relative ai flussi finanziari illeciti e ha promosso lo sviluppo di un quadro analitico per migliorare la conoscenza dei diversi tipi di FFI. L’incontro ha evidenziato la necessità di un approccio disaggregato agli FFI che separi in modo analitico gli abusi fiscali attraverso il trasferimento degli utili da altri tipi di flussi finanziari illeciti, come il commercio illegale oppure il riciclaggio di proventi da attività criminali.
La complessità e diversità del fenomeno richiede uno sguardo più attento a contesti socio-economici e politici specifici, prestando attenzione alle caratteristiche locali dei paesi nei quali il fenomeno produce un impatto. I movimenti finanziari trasnazionali legati all’evasione e all’elusione fiscale, alle frodi commerciali e alla sottrazione di risorse statali (per citarne alcuni), sembrano essere presenti in ambienti economici e politici con caratteristiche simili. Durante l’incontro, gli esperti internazionali hanno ipotizzato che fattori quali le carenze del quadro normativo, la dipendenza dalle risorse naturali, l’instabilità politica ed economica o l’alto livello di pressione fiscale (tra gli altri), potrebbero rappresentare una base metodologica per analizzare complessivamente questo tipo di flussi.
Durante l’incontro di Torino i numerosi esperti riconosciuti a livello internazionale hanno presentato una prospettiva mondiale dei flussi finanziari illeciti. Hanno partecipato all’incontro: Bettina Tucci Bartsiotas, Direttrice a.i dell’UNICRI; Peter Reuter, dell’Università del Maryland; Bruce Bagley, dell’Università di Miami; Tommaso Faccio, dell’Università di Nottingham; Itziar Arispe, Coordinatrice del programma dell’UNICRI; Yulia Vorobyeva, Fellow dell’UNICRI; María Dolores González Sepúlveda Diretotre Generale e Vice Segretario Ministero delle Finanze e del Credito Pubblico del Messico; Peter Bishop, Direttore Esecutivo dell’Analytical Forensic Investigation Services (Sudafrica); Beulah Chelva, statistico, programma IFFs dell’UNCTAD; Stuart Page, Direttore di Enigma Alliance; Juan Pablo Aguirre, Instituto Belisario Domínguez (Messico) e Leif Villadsen, Senior Programme Officer of UNICRI.